Nella nosografia psichiatrica, le forme delle esperienze psicotiche sono state classicamente suddivise in schizofrenia e psicosi maniaco-depressiva, ma questa suddivisione non ha mai esaurito lo spettro delle manifestazioni cliniche dell’esperienza che qui definiamo come psicotica. E’ possibile considerare l’esperienza psicotica come caratterizzata dalla compromissione o perdita del senso di essere parte di un mondo comune.
I due sintomi psicotici più eclatanti sono il delirio e l’allucinazione, che altro non sono che un tentativo di dare senso ad una esperienza di non differenziazione dal mondo circostante o di disconnessione.
Naturalmente, nelle singole esperienze di ciascun essere umano, vi possono essere disfunzioni del sé che comportano in diverso grado sia l’impossibilità di stabilire dei confini, sia l’impossibilità di sentirsi connessi: è possibile, infatti, considerare l’esperienze psicotiche come disposte lungo un continuum all’interno del quale assumono forme diverse; è all’interno del quale sono esperite sofferenze di vario grado.
Anche pazienti che portano sofferenze di tipo psicotico possono trovare giovamento da una psicoterapia che sappia comprendere ciò che la/il paziente vive. Il loro vissuto infatti è spesso difficilmente comunicabile in modo condiviso dall’ambiente.
In psicoterapia con le esperienze psicotiche il lavoro è focalizzato su varie dimensioni tra le quali: