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Stress: il prezzo più alto da pagare

14 Settembre 2015
Pubblicato in Psicologia clinica Etichettato sotto

La sveglia suona, passano pochi secondi e ti alzi dal letto sentendo i muscoli rigidi e il respiro pesante...non hai dormito bene. Prendi il tuo smatphone e ci sono già varie notifiche: alcune riguardano il lavoro, altre le cose da fare durante la giornata. Prendi il tuo primo caffè e lo stomaco comincia, poco a poco a contrarsi facendoti male. Esci di casa e il pensiero degli impegni della giornata si affacciano prepotentemente nella tua testa; ti metti in macchina e comincia la tua personale guerra contro il traffico cittadino. E' solo mattina ma ti senti già arrabbiato, stanco...preoccupato. Lo dicono tutti, persino in radio o sul giornale o in rete, lo sai benissimo e non puoi farci niente...è lo stress! E' un prezzo da pagare, ma a che costo?

Lo stress è fondamentalmente una reazione fisiologica di adattamento agli eventi della nostra vita; questa reazione fisiologica investe il nostro corpo nella sua interezza e ci prepara semplicemente a reagire a quello che ci si presenta davanti.

Scappare, combattere, fingersi inermi o trovare soluzioni diverse dal solito e innovative sono le grandi famiglie di risposte che possiamo dare agli eventi che dobbiamo affrontare e le modificazioni fisiologiche servono a "preparare il campo" a queste possibili azioni.
Tuttavia la risposta fisiologica dello stress è davvero molto impegnativa per il nostro corpo e lo impegna in varie, particolari e complesse azioni parallele. Proviamo a vederle nel dettaglio:

1- il Sistema Nervoso Simpatico ordina il rilascio di adrenalina e cortisolo. Il rilascio di questi ormoni permette al cuore di battere più velocemente, l'aumento della pressione sanguigna, la modifica del processo digestivo, l'incremento dei livelli di glucosio nel sistema circolatorio con tutte le modificazioni conseguenti agli apparati di riferimento;

2- i muscoli si contraggono;

3- il respiro si blocca.

Tutte queste modifiche fisiologiche erano necessarie ai nostri antenati per poter scappar via o combattere davanti ad un predatore: i muscoli erano contratti e pronti all'azione, il respiro bloccato li preparava ad un eventuale momento di apnea mentre l'aumento dei battiti cardiaci e della pressione portavano il nutrimento necessario a tutti gli apparati del corpo in brevissimo tempo e rendevano possibili sforzi maggiori in tempi minori. Si tratta di una tipica risposta evolutiva cosiddetta di "difesa", un meccanismo di adattamento.

Lo stress vede quindi la realizzazione di un vero e proprio riassestamento globale di tutto il nostro corpo, anzi di tutto l'insieme mente-corpo che ci caratterizza come esseri umani. Quando tutto questo mantiene livelli accettabili la tensione è assolutamente adattiva e necessaria (si pensi alla tensione negli atleti prima di una performance).

Ma quando invece l'ansia e la tensione raggiungono livelli elevati al punto da paralizzare l'iniziativa, bloccarci completamente e sconvolgere l'equilibrio psico-fisico di un soggetto, allora si parla di Stress, nel senso comune negativo del termine. Le sollecitazioni e i continui adattamenti che il nostro corpo deve fare attraverso le proprie risposte fisiologiche descritte prima richiedono più energia di quella di cui disponiamo ed andiamo in debito e stress, appunto. L'assenza di fasi di riposo contribuisce allo sviluppo dei problemi fisici e psicologici legati allo stress.

I sintomi dello stress (inteso come sofferenza e non come risposta adattiva) possono essere vari, distribuiti su tutto il corpo e a lungo andare possono davvero peggiorare, in modo sostanziale, la qualità della nostra vita:
ansia, tensione muscolare, mal di testa, mal di schiena, stanchezza, tachicardia, difficoltà nel prendere sonno e nel riposare in modo sostenente, problemi gastrointestinali, aggressività nelle relazioni con gli altri, abuso di alcolici e cibo in alcuni casi o inappetenza in altri, tristezza, rabbia, pianto, nervosismo, senso di impotenza, difficoltà nel concentrarsi e prendere decisioni, problemi con la memoria, passività, preoccupazioni eccessive da cui si fa fatica a liberarsi. Alcune ricerche (qui è possibile leggere un interessante articolo) sembrano indicare persino la possibilità che lo stress possa influenzare l'evoluzione genetica

Come già detto, per i nostri antenati le sollecitazioni erano legate quasi esclusivamente alla sopravvivenza (trovare riparo dal freddo, trovare cibo, non farsi sbranare dai predatori). Si trattava di condizioni più estreme ma più nette e rientravano all'interno di una naturale dinamica di vita e di morte che l'ostile ambiente esterno poneva. Nell’era moderna le situazioni stressanti non riguardando più necessariamente la sopravvivenza ma sono aumentate considerevolmente e molte di esse sono pervasive in tutto l'arco della vita. La dinamica naturale si è spezzata e l'aumento di complessità delle nostre vite rispetto a quelle dei nostri antenati necessita di sempre un maggior numero di risposte adattive e di una raffinata capacità di essere flessibili davanti alle situazioni. Certi adattamenti del nostro corpo e la veloce trasformazione dell'ambiente imposta dalla civiltà tecnologica si sono ormai separati molto: preparare il corpo alla lotta o alla fuga (intesa come fuga vera e non metaforica) davanti ad una mail o ad un impegno di lavoro o, ancora, davanti al pensiero del pagamento di una bolletta è praticamente inutile. Non possiamo scappare fisicamente da questo tipo di minaccia ma il respiro si farà più difficile, i muscoli o lo stomaco o la testa ci faranno male senza ricavarne alcun vantaggio. Davanti ai tanti stimoli cha abbiamo (che ormai possono essere infiniti) sono altre le strategie che dobbiamo trovare e spesso, saranno sempre diverse.

E' possibile e spesso necessario recuperare, prima di agire in modo automatico, una maggiore consapevolezza degli eventi che ci accadono attorno e più in particolare dei possibili agenti stressanti che incontriamo. Allo stesso modo è possibile e necessario individuare un maggior numero di risposte che possiamo dare di fronte agli eventi: osservandoli da diverse angolazioni, rilassando in maniera ottimale il nostro corpo nei giusti momenti, recuperando un respiro pieno che permetta di portare la giusta quantità di ossigeno al corpo, recuperare il potere di decidere il proprio tempo e i ritmi della propria giornata...tutto quello che serve insomma per prenderci cura di noi stessi. Proprio in casi di stress, per quanto detto precedentemente, è opportuno farlo in maniera globale e nella totalità del sistema mente-corpo.

Il sostegno psicologico, la psicoterapia, il rilassamento muscolare progressivo e numerose altre tecniche sono mezzi importanti per migliorare la qualità della vita in situazioni potenzialmente stressanti e ansiogene. Da questo punto di vista rappresentano una possibilità di evoluzione personale con una serie di conseguenze positive:

- un maggiore risparmio di energie da parte del nostro corpo,
- maggiore lucidità nell'affrontare i problemi della vita,
- il miglioramento della qualità del sonno,
- il miglioramento delle relazioni interpersonali,
- una forma fisica migliore,
- un incremento dell'interesse e della curiosità su ciò che ci sta intorno...
...un aumento del #viverebene insomma!

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