A causa di un incidente nucleare in laboratorio, Hulk nasce come l'alter ego del professor Bruce Banner, mite scienziato, che quando sottoposto a intense emozioni, per lui incontrollabili, emerge con tutta la sua rabbia e violenza distruttiva.
"Mi sento inadeguato", "Non ce la faccio", "Mi fa paura", "Mi mette ansia!". Quante volte ci ripetiamo e ci diciamo queste frasi? In quante occasioni abbiamo affrontato con angoscia e sofferenza compiti di vita quotidiani a casa o a lavoro? Molto spesso infatti non abbiamo chiari tutti gli elementi che sono in gioco e non riusciamo a ridurre tutto questo alla sola e unica domanda che avrebbe senso porsi: "Cosa è interessante per me fare?".
Tutti noi esseri umani, durante la nostra vita e in maniera peculiare e differente l’uno dall’altro, sviluppiamo, nel nostro relazionarci con il “campo” (cioè il mondo e le persone che ci circondano), modalità di adattamento creativo (la “personalità”), caratterizzate da uno specifico sfondo relazionale.
Tutte le diverse forme di adattamento creativo possono quindi definire modalità nuove per costruire relazioni ed esperienze di vita in campi difficili; ma possono anche sancire e/o aver sancito una sorta di fallimento per il paziente, lasciando un vuoto (o più vuoti). Qui sorge il cosiddetto “disturbo di personalità”.
Se in questo vuoto manca una narrazione condivisa, i processi di evoluzione e cambiamento, e il farne memoria, sono limitati; lo sfondo sociale stesso diventa frammentato.
La frammentazione dello sfondo, a sua volta, è uno degli snodi attraverso cui la società costruisce la patologia individuale. Relazione duale e società si connettono e influenzano costantemente con un processo circolare, che può causare difficoltà e blocchi nella crescita personale e sociale.
La varietà dello spettro di ogni disturbo di personalità corrisponde ai diversi gradi e momenti evolutivi in cui la comunità contribuisce a dare una specifica impronta relazionale alla definizione dell’individuo. Nel corso della storia sono infatti cambiate le modalità con cui gli esseri umani si relazionano tra di loro e sono cambiate le modalità di adattamento creativo. Sono cambiati quindi anche i possibili fallimenti di tali adattamenti che sono alla base del disagio per cui il paziente chiede aiuto.
Il terapeuta con il paziente prende parte ad un processo d’integrazione in cui il paziente recupera fasi dello sviluppo infantile e pezzi e frammenti della propria storia con un progressivo aumento della consapevolezza delle modalità con le quali si relaziona con il campo. Dopo un percorso la cui durata può variare notevolmente l’accresciuta consapevolezza darà la possibilità, al paziente, di esercitare una gamma più vasta di scelte ed una più ampia creatività.